L’osteopatia
L’osteopatia
Cos’è
L’osteopatia è una pratica di cura manuale, un sistema di diagnosi e trattamento che pur basandosi sulle scienze fondamentali e le conoscenze mediche tradizionali (anatomia, fisiologia, biomeccanica, neurologia, ecc..) non prevede l’uso di farmaci né il ricorso alla chirurgia.
Partendo da una valutazione clinica dell’individuo nel suo insieme, ha l’obiettivo di ripristinare attraverso tecniche di manipolazione specifiche un corretto dialogo fra i sistemi del corpo che regolano lo stato di salute.
Si dimostra efficace per la prevenzione, la valutazione e il trattamento di disturbi che interessano l’apparato neuro-muscolo scheletrico.
Prevenzione
L’osteopatia, così come è andata definendosi nell’iter del suo riconoscimento di professione sanitaria, è inquadrata all’interno dell’area della Prevenzione.
Esistono tre forme diverse di prevenzione dove l’azione dell’osteopata professionista può fare la differenza: 1) prevenzione di primo livello 2) prevenzione di secondo livello 3) prevenzione di terzo livello.
Resta centrale l’approccio ecosistemico dove la confluenza di più professionalità sanitarie garantiscono il migliore risultato per il benessere e il ripristino della salute dei beneficiari.
Prevenzione di primo livello. È mirata a ostacolare l’insorgenza di disturbi clinici nei soggetti sani e/o asintomatici. L’osteopata attraverso un’analisi generale della persona può individuare elementi disfunzionali che potrebbero far insorgere futuri sintomi di disagio.
Prevenzione di secondo livello. Punta a intervenire per fermare o ritardare gli effetti di disturbi già manifesti, attraverso una diagnosi osteopatica precoce e una terapia manuale mirata. L’obiettivo è agire tempestivamente sulle disfunzioni somatiche spesso causa del dolore e fornire al paziente gli strumenti per interpretare i sintomi e applicare esercizi che migliorino la mobilità articolare e l’elasticità muscolare con il fine di ripristinare uno stato di sollievo e benessere.
Prevenzione di terzo livello. L’intervento è rivolto a persone con disturbi acuti e cronici. Si punta a ridurre la frequenza delle complicanze e delle invalidità funzionali conseguenti a malattie già conclamate, per ritardarne le ricadute e impedirne la cronicizzazione. L’osteopata, soprattutto in questo caso, è di supporto non solo all’assistito ma anche ai famigliari o a chi svolge attività di cura alla persona. Si tratta non solo di interventi direttamente rivolti ai pazienti ma anche ma di costruzione di una rete di solidarietà utile alla raccolta di informazioni cliniche rilevanti, e al monitoraggio dell’andamento delle condizioni di salute del paziente.
I numeri
In Italia ci sono circa 15.000 osteopati. Si tratta di una professionalità emergente dove oltre il 60% dei professionisti ha meno di 50 anni.
Quasi 8 italiani su 10, cioè l’80% ritiene che i trattamenti osteopatici debbano rientrare all’interno dei Livelli essenziali di assistenza (dati tratti dalla ricerca condotta dall’istituto Quorum/Youtrend nel 2022, per il ROI – Registro Osteopati d’Italia, su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana).
A conferma dell’apprezzamento dell’osteopatia tra la popolazione, una precedente ricerca del 2017 elaborata dall’Istituto di statistica Eumetra ha evidenziato che 2 italiani su 3 conoscono l’osteopatia, 20% si è rivolto almeno una volta a un’osteopata e il 70% degli utenti ha scelto di rivolgersi all’osteopata per curare dolori muscolo scheletrici, anche su consiglio medico.